la locandina di always per sempre

la locandina di always per sempre

 

 

Always – Per sempre è un film del 1989 diretto da Steven Spielberg, ispirato a Joe il pilota, film del 1943 diretto da Victor Fleming, interpretato da Spencer Tracy.

Trama

Pete Sandich è un pilota dell’aviazione antincendi, che vive con Dorinda, la donna che ama profondamente.

Un giorno, durante una missione con il suo migliore amico Al Yackey, Pete cerca di aiutarlo a spegnere il fuoco che ha incendiato il motore; gettando del liquame, spegne il fuoco e salva l’amico, ma accidentalmente vola attraverso una foresta in fiamme bruciando il serbatoio col carburante che, diffondendosi, provoca l’esplosione dell’aereo e perciò la sua morte.

Pete, divenuto un angelo, incontra Hap, un angelo che gli taglia i capelli e lo invita a far da angelo custode all’amata Dorinda e a Ted Baker, un giovane aviatore destinato a prendere il suo posto.

Il problema è che Ted è intenzionato anche a prendere il suo posto nel cuore di Dorinda, anche se questa ancora pensa a Pete e cerca di sabotare il loro rapporto. Hap gli confessa che la sua vita è finita.

Ted viene mandato ad una missione pericolosa per salvare una foresta in fiamme, ma Dorinda, incapace di sopportare il pensiero di perdere un’altra persona cara, si sostituisce a lui nell’aereo; durante il volo, Pete la assiste.

Dorinda subisce l’incendio del suo aereo e cade in un fiume, dove rischia di morire, ma Pete, invisibile ai suoi occhi, la salva portandola in superficie.

A questo punto, Dorinda raggiunge Ted e si abbracciano mentre Pete si allontana da lei, deciso a lasciarla libera di continuare a vivere, dopodiché va nel Paradiso.

Cast

  • Per il ruolo di Ted Baker fu considerato anche Tom Cruise, che però rifiutò.
  • Durante le riprese del film, Steven Spielberg disse a John Goodman che sarebbe stato perfetto per impersonare Fred Flintstone. Cinque anni più tardi, nel 1994, Goodman recitò proprio nel film I Flintstones nei panni di Fred.
  • Risulta essere l’ultima pellicola dove compare Audrey Hepburn, qui nel ruolo dell’angelo Hap.

    CRITICA:

    “‘Always – Per sempre’ è un film incantevole e stupidissimo. Anzi, è proprio la conferma che il cinema-cinema, quello che i francesi chiamano ‘se vrai cinéma la’, per toccare il cuore, deve essere un po’ stupido. Tento di usare l’aggettivo nell’accezione più affettuosa, come si dà dello stupido a qualcuno che si ama. Ma la maggioranza dei critici americani ha decretato che il film è stupido senza sfumature. Quasi sempre infallibile nelle scelte, stavolta Steven Spielberg produttore e regista ha sbagliato: incassi scarsi in USA e Inghilterra, Oscar zero e un noioso strascico legale per i diritti d’autore di una sceneggiatura che nasce dal travaglio di una decina di scrittori.” (Tullio Kezich, ‘Il Corriere della Sera’, 31 marzo 1990)”Per dirla secca, è una storia di fantasmi, una categoria del fantastico che fu a iosa coltivata nel cinema tra le due guerre, fino ai primi anni 50. ‘Un fantasma cinematografico è un fantasma garantito perché è fotograficamente vero…’ scriveva Roger Manvell. Nel far riscrivere la storia, Spielberg l’ha aggiornata, trasferendola tra i piloti d’aerei antincendio. La prima parte del film, quei quaranta minuti che precedono la morte eroica dello spericolato eroe, è per me una delizia: la capacità di dare vita al microcosmo della base aerea; i battibecchi amorosi tra quel sornione di Dreyfuss e la bravissima (fin troppo) Holly Hunter (‘Dentro la notizia’); la colorita caratterizzazione dei personaggi di contorno (il buffo grassone di John Goodman) la grande scena di Dorinda, con l’abito bianco, l’efficacia delle riprese aeree e degli effetti speciali nel sorvolo a bassa quota dei boschi in fiamme, qualche momento magico nell’uso della luce e del colore sono altrettante conferme della perizia con cui Spielberg sa riscattare per virtù di stile un materiale narrativo in cui gli stereotipi pullulano.” (Morando Morandini, ‘Il Giorno’, 4 aprile 1990)”I sentimenti, l’amore, ma anche la gelosia e l’amicizia, si seguono perplessi perché non risparmiano gli effetti queruli, privilegiano il patetico, si diluiscono in dissertazioni continue sul bene, il male, gli spiriti buoni, i morti da non legar troppo alla terra con i nostri ricordi ed altre cose in sé giuste. Restano gli interpreti. Richard Dreyfuss, al posto di Spencer Tracy, fa rimpiangere chi lo ricorda, ma riesce a darsi un contegno, specie quando lo invade la gelosia, la donna che vorrebbe amare sempre (always dice il titolo), è Holly Hunter, senza grande fascino (per questo, forse, guida aeroplani), il pilota da proteggere è Brad Johnson, una faccia nuova, figlio, ci dicono, di un cow-boy dell’Arizona. E’ presto per giudicarlo. Da citare anche come ‘messaggera celeste’, Audrey Hepburn, ma ahimé gli anni le pesano.” (‘Il Tempo’, 31 marzo 1990).

 

Fonte: wikipedia.org; comingsoon.it.

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