Terremoto: quando la paura diventa fobia

terremoto-14

 

 

 

 

 

 

 

 

 

24 Agosto, 26 Ottobre e 30 Ottobre 2016 tre giorni che i marchigiani non dimenticheranno per molto tempo, forse mai.

Quello che sembra essere un infinito sciame sismico provoca shock, ansia e angoscia in molte, moltissime persone. Insonnia, disorientamento, senso di agitazionebattito cardiaco accellerato, sussulti al minimo ed insignificante rumore: sono i tipici sintomi provati da chi si è trovato a vivere l’esperienza del terremoto marchigiano, in questi ultimi due mesi e soprattutto la fortissima scossa della mattina del 30 Ottobre. I drammatici eventi degli ultimi giorni sono stati fortemente destabilizzanti per le persone. Nelle ultime settimane, a fatica ci si stava abituando alle piccole scosse di assestamento, certi che a breve si sarebbe tornati alla normalità. Ma ecco che è arrivato un imprevisto altro forte e lungo terremoto, che ha danneggiato, distrutto e impaurito più dei precedenti. E così l’ansia da terremoto diventa vero e proprio panico. La reazione fisiologica (paura) che chiunque sperimenta dopo questi eventi si tramuta in franca patologia se la situazione è reiterata nel tempo e non trattata. Le persone vivono in una terra che non smette di tremare, in un continuo stato di allarme ed esasperazione che diventa una profonda ansia da catastrofe.

Chi è colpito da questa ansia da catastrofe non riesce più a gestire le quotidiane attività, tutto è estremamente complesso e vissuto con pesante angoscia. Cosa fare in questa situazione? Innanzitutto, prevenire la fobia! Grazie all’ausilio di professionisti esperti che provvedono a fornire un immediato sostegno emotivo alle persone coinvolte dall’evento sismico, permettendogli così di riorientarsi nel tempo e nello spazio e cominciare quel lavoro fondamentale di rielaborazione e ricostruzione psicologica dell’evento traumatico. Inoltre, è utile rafforzare le aspettative di una soluzione positiva della vicenda, se questa è una possibilità realistica e concreta. Per prevenire è utile evitare di fossilizzarsi (per chi non vive i fatti in prima persona) sui  drammatici dettagli delle storie raccontate ininterrottamente da televisione, internet e giornali.

Una particolare attenzione occorre riservarla a bambini ed adolescenti che possono risentire profondamente degli stati emotivi e ansiosi vissuti dalle persone che li circondano. In queste circostanze i consigli sono quelli generalmente utilizzati per le ansie: qualora gli stati ansiosi alterano il normale funzionamento psicologico e la qualità della vita è fondamentale affrontarle subito con un esperto psicoterapeuta. È inoltre importante non ridicolizzare le paure e le ansie altrui, in particolare quelle dei bimbi e degli adolescenti. Sono vissuti naturali che, se pur difficili, necessariamente devono essere affrontati per essere superati.

Fonte: http://www.anconatoday.it/blog/psicologia-della-notizia/terremoto-fobia-paura.html

 

/ 5
Grazie per aver votato!