FOGGIA – Il Foggia è matematicamente tornato in prima divisione lega pro. Alle 16.48 di ieri pomeriggio lo Zaccheria ha salutato con un boato l’agognata promozione, liberando la gioia repressa dalla mancata iscrizione di due anni fa e dalla mesta ripartenza del club dai dilettanti. Una festa attesa per ben undici anni, tanti quanto dista l’ultima gioia targata Pasquale Marino e giunta in una data fino a ieri tristemente nota alla tifoseria. Il 6 aprile di dieci anni fa, infatti, il sodalizio rossonero conosceva l’onta del fallimento. Una data riscattata dal gol di potenza del bomber Giuseppe Giglio, sempre più icona della risalita del Foggia. È proprio lui con un lampo al 13′ della ripresa a infrangere l’equilibrio della gara contro il Poggibonsi e a liberare con un preciso destro la gioia promozione del popolo foggiano.
LA FESTA – La città ha salutato con gioia moderata il rientro nella terza categoria del calcio italiano, con caroselli e bandiere in piazza Cavour, ma la vera festa si è svolta allo stadio Zaccheria, con cori e maglie celebrative recanti un’enorme C sul petto. Negli spogliatoi i calciatori hanno preso di mira tutti, dai magazzinieri ai dirigenti, in un via vai di gavettoni e tappi di champagne saltati in aria.
LO CAMPO – Il più bersagliato è stato il presidente Franco Lo Campo, presentatosi in sala stampa bagnato dalla testa ai piedi, al punto da essere costretto ad inscenare uno striptease davanti alle fotocamere dei cronisti per indossare panni asciutti. «Oggi stiamo festeggiando un miracolo. In soli due anni abbiamo riportato la squadra in prima divisione lega pro, sono contentissimo. I ragazzi sono stati bravissimi, così come il tecnico…a loro va il mio applauso e il mio ringraziamento. Sento dentro di me una gioia incredibile e come se non bastasse siamo anche a soli 4 punti dalla vetta. Magari possiamo sognare anche il promo posto. Adesso è presto per parlare dell’anno prossimo, dobbiamo goderci la festa, ma mi piacerebbe confermare tutti, ragazzi e staff tecnico, anche se non sarà facile se arriveranno offerte dalle categorie superiori. Faremo degli innesti ma non aspettatevi nessun grande nome, faremo un mercato in linea con le nostre possibilità. Per vincere questo campionato abbiamo speso una cifra attorno ai 2 milioni di euro ma non abbiamo fatto ancora una stima definitiva».
PADALINO – In sala stampa anche il tecnico Padalino esprime la sua gioia, convocando attorno a se l’intero staff tecnico. «Ringrazio tutti i miei collaboratori e i miei ragazzi. Vengono in mente i momenti chiave di questi due anni sulla panchina rossonera, come la gara di Battipaglia due anni fa, quando tutti mi davano per esonerato, e il ritiro di questo campionato quando per alcuni problemi si è rischiato di rompere tutto. Adesso in questo finale di campionato voglio premiare coloro i quali hanno giocato meno, facendo parte con rispetto e impegno del nostro gruppo. Il mio futuro? Non ne parlo ora».
PELUSI – Il dirigente Davide Pelusi trattiene a fatica le emozioni. Proprio lui che due anni fa diede il via alla risalita contribuendo in modo decisivo all’iscrizione in Serie D: «Difficile tenerle a freno dopo una scalata di venti mesi. Tutti avevano paura di non poter più uscire dall’inferno della Serie D ma con una scelta strategica indovinata ce l’abbiamofatta, magari cavalcando l’onda della riforma dei campionati. L’anno prossimo? Prima godiamoci questo momento, ce lo siamo meritato. Di certo, rispetto ad altre stagioni, abbiamo un patrimonio di tempo importante a nostra disposizione per allestire la miglior squadra possibile, ma sia chiaro, tutto sarà relazionato alle nostre possibilità».
TABELLINI – FOGGIA – Narciso; Colombaretti, Sciannamé, Agnelli, Loiacono, Filosa, Agostinone, Sicurella (30′st Quinto), Giglio, Cavallaro (27′st Venitucci), D’Allocco A disp.: Micale, Pambianchi, Forte, Grea, Leonetti. All.: Pasquale Padalino POGGIBONSI – Anedda, Tafi, Pupeschi, Rebuschini, Checchi, De Vitis, Mezgour (16′st Ferretti) , Baldissini (36′st Menegaz), Scardina, Scampini, Ferri Marini (26′st Casucci). A disp.: Benocci, Vitale, Lombardi, Moneti. All.: Archimede Graziani. ARBITRO – Dario Melidoni di Frattamaggione (Scarica di Castellammare di Stabia/ Abagnara di Nocera Inferiore) AMMONIZIONI – 28′ Loiacono (F), 42′ Pupeschi (P), 22′st Baldissini (P) ANGOLI – 5-0 RECUPERO – 1′pt – 3′st.
Fonte: corrieredelmezzogiorno.corriere.it